Cantori srl debutta sul mercato del debito con due minibond

Sida Group, in qualità di consulente di finanza strategica della società Cantori S.r.l., società operante nel settore dei laminati metallici principalmente destinati  all’architettura con sede ad Osimo (AN), è lieta di annunciare l’emissione in rapida successione fra loro, il 22 e il  23 dicembre 2020, di due minibond: uno “Short Term” ed un “Long Term”, rispettivamente di  max € 400.000 il primo, e di max € 500.000 il secondo.  

Entrambi i Minibond sono assistiti (a richiesta dei singoli investitori convenzionati con il  Fondo di garanzia per le PMI) da garanzia pubblica fino al 90% nell’ambito del framework  emergenziale di cui all’art. 13 della Legge 5 giugno 2020, n. 40 di conversione del Decreto  Liquidità.  

Il rendimento lordo annuo riconosciuto agli investitori è del 3,95% per lo short term e del  4,30% per il long term. È prevista la consueta opzione call per l’eventuale rimborso anticipato  a discrezione dell’Emittente, con contestuale premio all’investitore.  

Entrambe le emissioni sono state collocate dal Portale Fundera, ed hanno raccolto, dal  momento della presentazione, molteplici manifestazioni di interesse distribuite su tutto il  territorio nazionale che hanno esaurito in breve tempo entrambe le tranches disponibili. 

“Il ricorso allo strumento della finanza alternativa è parte integrante di una innovativa  programmazione finanziaria, tesa a selezionare quelle fonti maggiormente idonee a supportare il  piano di sviluppo strategico di Cantori Srl – sostiene Giordano Cantori, socio e General  Manager di Cantori S.r.l. – L’emissione del Minibond ci permetterà, nello specifico, di ampliare la 

divisione dei progetti integrati per l’involucro edilizio, costituendo un bacino di liquidità  fondamentale per sostenere le necessità dell’attivo circolante.  

Attraverso l’emissione del Minibond, Cantori intende dunque inaugurare un nuovo approccio alla  finanza d’impresa, nel solco del forte spirito innovativo che da sempre connota il suo DNA, con  l’obiettivo di equilibrare il peso del canale bancario e rifocalizzare la strategia su nuovi target e quote  di mercato internazionali”. 

“Cantori è un nome storico nel mercato dei laminati metallici dice Leonardo Frigiolini, Founder  di F&P Merchant e AD di Fundera e meritava, come mi piace dire, di “avere un secondo pozzo  in giardino” dal quale attingere l’acqua, e cioè quello che consente di accedere alla provvista “di  mercato”, distinta e separata da quella tradizionale. Il framework emergenziale in epoca di Sars-Cov 2 ha spinto le aziende più lungimiranti a velocizzare questo cammino di avvicinamento al mercato  del debito, e Cantori ha voluto e saputo cogliere questa sfida, raccontando sé stessa e il proprio  business con il supporto di Sida Group, conquistando la fiducia degli investitori che hanno in poco tempo interamente assorbito l’intera offerta disponibile, sia dello short che del long.  Il Fondo di Garanzia si è ancora una volta rivelato uno strumento importante per la mitigazione del  rischio, così come lo è Sace per le aziende più grandi con riferimento alla Garanzia Italia.  Resta da attuare qualche piccola messa a punto nel funzionamento del Fondo per adeguarlo alla  maggior flessibilità operativa attribuita dal Legislatore a Sace e poi sarà davvero possibile dispiegare  a pieno il potenziale della finanza complementare anche a beneficio della nuova categoria indicata  dall’Authority come wealthy retail, con ciò fornendo un utile strumento di supporto soprattutto alle  PMI in passato pressoché assenti e spesso dimenticate dai circuiti finanziari alternativi.  

“In piena pandemia, la Cantori Srl, è l’esempio di una bella realtà del territorio, – afferma il Dott.  Michele Sasso di Sida Group, consulente strategico dell’emittente – che ha saputo guardare  oltre le convenzioni di un sistema finanziario tradizionale, rilanciando su sé stessa e decidendo di  affidarsi ad un supporto professionale di avanguardia sulla finanza di impresa. Con l’emissione dei  suoi primi Minibond, Cantori Srl, è la prova che si può e si deve pensare ad un modo alternativo di  approvvigionamento di risorse finanziarie, guardando a quel futuro che è ormai attualità. Abbiamo  contribuito a portare in azienda una cultura finanziaria innovativa, più consapevole, diffusa  digitalmente collegandola a progetti di crescita, e ciò certamente migliorerà il rapporto con il sistema  tradizionale spingendo sui programmi di crescita e sviluppo”.